LA SACRA BIBBIA - ANTICO TESTAMENTO - GIONA

INTRODUZIONE AL LIBRO DI GIONA

Autore e ambiente storico
La Bibbia parla di un profeta Giona, figlio di Amittai, vissuto al tempo di Geroboamo II, che fu re d'Israele dal 787 al 747 a.C. (vedi 2 Re 14,25). Tuttavia lo stile e il contenuto del nostro libro suggeriscono, secondo alcuni studiosi, una data di composizione successiva all'esilio babilonese. In quest'epoca gli Ebrei si trovano in stretto contatto con popolazioni pagane. Nel suo racconto didattico, l'autore, con uno stile un pò ironico, presenta ai suoi connazionali il dramma spirituale che nasce dal contrasto tra le difficoltà e i dubbi di un profeta e Dio, il quale vuole la salvezza di ogni uomo perché è il Dio di tutti. L'esperienza vissuta dal profeta è simile a quella di ogni Ebreo e di ogni uomo chiamato da Dio a svolgere una missione.

Caratteristiche principali
Il libro di Giona è singolare rispetto agli altri libri profetici perché comunica il suo messaggio raccontando un episodio che ha come protagonista il profeta stesso. Giona, per ordine del Signore, dovrà recarsi a Ninive, capitale dell'Assiria, nazione nemica d'Israele. Là, proclamerà il giudizio di Dio contro quella città. Ma Giona si rifiuta e fugge. Soltanto dopo una serie di eventi drammatici il profeta ubbidisce all'ordine di Dio. Gli abitanti di Ninive ascoltano il suo messaggio e rinunziano al loro comportamento malvagio. Allora il Signore non dà seguito alla sua condanna contro la città. Siccome Giona non riesce a comprendere una cosa del genere, il Signore gli ricorda che, nel suo amore, egli vuole salvare tutti quelli che si pentono e si convertono, anche se sono nemici del suo popolo. Dio, che domina su tutto il creato, di fronte alla conversione degli uomini, mostra la sua bontà e li perdona.

Gesù si è servito di questo racconto per annunziare la sua risurrezione e proporre ai suoi contemporanei, come esempio, la conversione degli abitanti di Ninive (vedi Matteo 12,38-42).

Schema
- Giona disubbidisce al Signore 1,1 - 2,1
- La preghiera di Giona 2,2 - 2,11
- Giona va a Ninive 3,1 - 10
- L'ira di Giona e la benevolenza di Dio 4,1 - 11

LIBRO DI GIONA

CAPITOLO 1

GIONA DISUBBIDISCE AL SIGNORE

1 Il Signore parlò a Giona, figlio di Amittai:
2 «Va' a Ninive, la grande città, e parla chiaro ai suoi abitanti. Io so che è gente perversa».
3 Ma Giona non voleva saperne, e per fuggire lontano dal Signore decise di andare dalla parte opposta, verso Tarsis. C'era a Giaffa una nave diretta verso quella città. Egli pagò il prezzo del viaggio e s'imbarcò con i marinai.
4 Ma il Signore mandò sul mare un forte vento che scatenò una grande tempesta. Tutti pensarono che la nave stesse per sfasciarsi.
5 I marinai ebbero paura e ciascuno chiese aiuto al suo dio. Per non affondare gettarono in mare il carico della nave. Giona, invece, era sceso nella stiva e dormiva profondamente.
6 Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Come? tu dormi? Alzati! Prega il tuo Dio! Forse avrà pietà di noi e non moriremo».
7 I marinai si dissero l'un l'altro: «Tiriamo a sorte per sapere chi di noi è la causa di questa disgrazia».
La sorte indicò Giona.
8 Allora gli chiesero:
- Dunque sei tu la causa di questa disgrazia? Che cosa fai qui? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? Qual è il tuo popolo?
9 - Io sono Ebreo, - rispose Giona, - e credo nel Signore, Dio del cielo, che ha fatto la terra e il mare.
10 Quindi raccontò che si era imbarcato per fuggire lontano dal Signore. Gli uomini si spaventarono e gli dissero:
- Hai commesso un'azione terribile!
11 Intanto la tempesta aumentava, e i marinai gli chiesero:
- Che cosa dobbiamo fare di te perché il mare si calmi e noi possiamo salvarci?
12 Giona rispose:
- Gettatemi in acqua, così il mare si calmerà e vi salverete. So che questa tempesta vi travolge per causa mia.
13 I marinai invece, remando con tutte le loro forze, tentarono di portare la nave a una spiaggia; ma non ci riuscirono perché la tempesta infuriava sempre di più.
14 Allora si rivolsero al Signore: «Ti preghiamo, Signore, se quest'uomo morirà non punirci come se avessimo ucciso un innocente! Tu, Signore, sei responsabile di tutto questo! L'hai voluto tu!».
15 Buttarono Giona in mare e la tempesta si calmò.
16 Ma poi i marinai ebbero così paura del Signore che gli offrirono sacrifici e promisero di servirlo.

CAPITOLO 2
1 Per ordine del Signore, un grande pesce ingoiò Giona ed egli rimase nel suo ventre tre giorni e tre notti.

LA PREGHIERA DI GIONA

2 Mentre era, nel pesce Giona pregò il Signore, Dio suo:
3 «Nella mia angoscia ti ho chiamato,
o Signore,
e tu mi hai risposto.
Dal profondo mondo dei morti
ho gridato aiuto
e tu mi hai sentito.
4 Mi hai gettato in fondo al mare,
l'acqua mi ha sommerso,
le tue onde sono passate su di me.
5 Pensavo di essere stato privato
della tua presenza
e di non vedere mai più
il tuo tempio santo.
6 L'acqua mi è salita fino alla gola,
il mare mi ha coperto completamente,
le alghe mi hanno avvolto la testa.
7 Sono sceso fino alle radici dei monti,
nella terra che imprigiona per sempre,
ma tu, Signore Dio mio,
mi farai uscire vivo dalla fossa.
8 Quando ho sentito venir meno la mia vita
ho pregato te, Signore,
e dal tuo tempio santo
tu mi hai sentito.
9 Quelli che adorano gli idoli
ti hanno abbandonato.
10 Ma io canterò lodi a te,
ti offrirò sacrifici
e farò quello che ho promesso.
Sei tu che salvi, o Signore!».
11 Poi il Signore diede un nuovo ordine e il pesce vomitò Giona sulla spiaggia.

CAPITOLO 3

GIONA UBBIDISCE AL SIGNORE

1 Ancora una volta il Signore parlò a Giona:
2 «Va' a Ninive, la grande città, e porta ai suoi abitanti il messaggio che ti ho dato».
3 Giona ubbidì al Signore e andò a Ninive. La città era così grande che ci volevano tre giorni per attraversarla.
4 Giona camminò un giorno intero per le vie della città ripetendo il messaggio del Signore: «Tra quaranta giorni Ninive sarà distrutta».
5 Gli abitanti di Ninive credettero al messaggio di Dio e decisero di fare un digiuno. Tutti, poveri e ricchi, si vestirono di sacco per mostrare il loro pentimento.
6 Quando il re di Ninive lo seppe, si alzò dal trono e si tolse il manto; anche lui si vestì di sacco e si sedette nella cenere.
7 Poi pubblicò un decreto per la popolazione di Ninive: «Ordine del re e dei suoi comandanti: Per tutti, uomini e bestie, grandi e piccoli, è proibito mangiare e bere.
8 Per tutti, uomini e bestie, è obbligatorio coprirsi di sacco e gridare con forza a Dio. Ognuno rinunzi al proprio comportamento perverso e alle proprie cattive azioni.
9 Così, forse, Dio ritornerà sulla sua decisione, non sarà più adirato e noi non moriremo».
10 Dio vide che i Niniviti rinunziavano al loro comportamento perverso, ritornò sulla sua decisione e non li punì come aveva minacciato.
Giona esorta gli abitanti di Ninive alla penitenza


CAPITOLO 4

L'IRA DI GIONA E LA BENEVOLENZA DI DIO

1 Giona ne rimase molto contrariato e, preso da sdegno,
2 pregò:
- Signore, già prima di partire da casa, lo dicevo che sarebbe andata a finire così. Ecco perché ho cercato di fuggire verso Tarsis! Lo sapevo che sei un Dio misericordioso e buono, molto paziente e benevolo, pronto a tornare sulle tue decisioni e a non punire.
3 Quand'è così, Signore, tanto vale farmi morire. Per me è meglio morire che vivere.
4 Il Signore gli rispose:
- Ti sembra giusto prendertela così?
5 Giona partì e si fermò ad est della città. Si fece una capanna e si sedette all'ombra ad aspettare. Voleva vedere che cosa sarebbe successo a Ninive.
6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta accanto a Giona per fargli ombra e calmarlo. E Giona ne fu contento.
7 Ma all'alba del giorno dopo Dio mandò un verme a divorare le radici della pianta, che si seccò.
8 Quando il sole fu alto, Dio mandò un vento caldo dall'est. Il sole picchiava così forte sulla testa di Giona, che egli quasi svenne. A questo punto desiderò morire: «Per me, - disse, - è meglio morire che vivere».
9 Ma Dio gli chiese:
- Ti sembra giusto prendertela così per una pianta?
- Sì, - rispose Giona, - perché non ne posso più!
10 Il Signore allora gli disse:
- Ti inquieti tanto per una pianta che tu non hai curato né hai fatto crescere. E per di più è durata solo un giorno e una notte!
11 E io non dovrei preoccuparmi di Ninive, la grande città! Dopo tutto in essa vivono più di centoventimila persone che non sanno quello che è bene per loro, e molti animali.
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